
04 Mar E’ legge il reato di omicidio stradale. Ecco le novità
E’ legge il reato di omicidio stradale e quello di lesioni personali. Qualche giorno fa, il Senato della Repubblica ha approvato, in via definitiva, con 149 voti favorevoli, 3 contrari e 15 astenuti, il provvedimento recante “Introduzione del reato di omicidio stradale e del reato di lesioni personali stradali”. Ma vediamo in cosa consistono le novità introdotte.
E’ legge il reato di omicidio stradale e quello di lesioni personali: tutte le novità
Reato di omicidio stradale
Per quanto riguarda l’introduzione del reato di omicidio stradale, il testo della legge approvato dal Senato in via definitiva nella seduta del 2 marzo 2016, prevede che:
• chiunque cagioni per colpa la morte di una persona con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale, è punito con la reclusione da due a sette anni;
• chiunque, ponendosi alla guida di un veicolo a motore in stato di ebbrezza alcolica, con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro, o di alterazione psico-fisica conseguente all’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope, cagioni per colpa la morte di una persona, è punito con la reclusione da otto a dodici anni;
• chiunque, ponendosi alla guida di un veicolo a motore in stato di ebbrezza alcolica, con tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l, cagioni per colpa la morte di una persona, è punito con la reclusione da cinque a dieci anni. Quest’ultima pena si applica anche:
1) al conducente di un veicolo a motore che, procedendo in un centro urbano a una velocità pari o superiore al doppio di quella consentita e comunque non inferiore a 70 km/h, ovvero su strade extraurbane ad una velocità superiore di almeno 50 km/h rispetto a quella massima consentita, cagioni per colpa la morte di una persona;
2) al conducente di un veicolo a motore che, attraversando un’intersezione con il semaforo disposto al rosso ovvero circolando contromano, cagioni per colpa la morte di una persona;
3) al conducente di un veicolo a motore che, a seguito di manovra di inversione del senso di marcia in prossimità o in corrispondenza di intersezioni, curve o dossi o a seguito di sorpasso di un altro mezzo in corrispondenza di un attraversamento pedonale o di linea continua, cagioni per colpa la morte di una persona.
Aumento di pena
La pena è aumentata se il fatto è commesso da persona non munita di patente di guida o con patente sospesa o revocata, ovvero nel caso in cui il veicolo a motore sia di proprietà dell’autore del fatto e tale veicolo sia sprovvisto di assicurazione obbligatoria. Però, se l’evento non è esclusiva conseguenza dell’azione o dell’omissione del colpevole, la pena è diminuita fino alla metà. Invece, nel caso il conducente responsabile di omicidio stradale si dà alla fuga, la pena è aumentata da un terzo a due terzi e comunque non può essere inferiore a cinque anni.
Reato di lesioni personali stradali
Per quanto riguarda l’introduzione del reato di lesioni personali stradali, il testo prevede che:
• chiunque cagioni per colpa ad altri una lesione personale con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale è punito con la reclusione da tre mesi a un anno per le lesioni gravi e da uno a tre anni per le lesioni gravissime;
• nel caso l’autore sia in stato di ebbrezza o sotto effetto di droghe è punito con la reclusione da tre a cinque anni per le lesioni gravi e da quattro a sette anni per le lesioni gravissime. Se comunque ha bevuto (soglia 0,8 g/l) o l’incidente è causato da manovre pericolose scatta la reclusione da un anno e 6 mesi a 3 anni per lesioni gravi e da 2 a 4 anni per le gravissime.
Aumento di pena
In caso di lesioni personali, se il conducente si dà alla fuga, la pena è aumentata da un terzo a due terzi e comunque non può essere inferiore a tre anni.
Revoca della patente per entrambi i reati
Alla condanna o al patteggiamento per omicidio o lesioni stradali, consegue automaticamente la revoca della patente. L’interessato non può conseguire una nuova patente prima che siano decorsi quindici anni dalla revoca (per omicidio) o 5 anni (per lesioni). Il termine è aumentato nelle ipotesi più gravi.
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