
05 Lug Stalking condominiale quando il vicino è troppo stressante e petulante
Stressare il vicino di casa con un comportamento esasperante al punto da costringerlo a cambiare le proprie abitudini di vita e a procurargli un perdurante e grave stato di ansia, fa scattare il reato di Stalking o atti persecutori ex articolo 612bis c.p. Ad estendere il reato di Stalking anche nell’ambito condominiale, è la Cassazione con la sentenza 26878/2016.
E’ Stalking condominiale stressare il vicino di casa
La Suprema corte, infatti, con la sentenza 26878/2016 conferma la condanna per Stalking condominiale inflitta dai giudici di merito ad un condomino che, con i suoi comportamenti stressanti e petulanti, aveva portato il suo vicino di casa ad assumere tranquillanti, ad assentarsi dal lavoro, mettendo così in atto quel cambiamento delle abitudini di vita rivelatore dello stato di ansia idoneo a configurare il reato di atti persecutori ex articolo 612bis c.p. In questo modo, i giudici di legittimità confermano un’altra volta, l’estensione del reato di Stalking anche nell’ambito condominiale. Tale estensione, infatti, era stata inaugurata nel 2011 con la sentenza n. 20895 e ribadita successivamente dalla Cassazione nel 2013 con le sentenze n. 39933 e n. 45648.
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