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Anche registrare le telefonate dei figli è reato

Anche registrare le telefonate dei figli è reato

Scritto da Family Smile - mercoledì, 20 aprile, 2016

Incorre nel reato di inviolabilità dei segreti il genitore che registra le chiamate dei figli

I genitori troppo apprensivi che per controllare i figli registrano le loro telefonate, potranno incorrere nel reato di inviolabilità dei segreti previsto dall’articolo 617 c.p. coordinato con l’articolo 16 della “Convenzione sui diritti del fanciullo” secondo il quale “Nessun fanciullo sarà oggetto di interferenze arbitrarie o illegali nella sua vita privata, nella sua famiglia, nel suo domicilio o nella sua corrispondenza, e neppure di affronti illegali al suo onore e alla sua reputazione”. Secondo la Cassazione, l’articolo 617 del nostro codice penale – che tutela la libertà e la riservatezza delle comunicazioni telefoniche o telegrafiche contro la possibilità di indiscrezioni, interruzioni o impedimenti da parte di terzi – se coordinato con il sopra citato articolo 16 della Convenzione sui diritti del fanciullo può essere applicato anche alle ipotesi in cui le registrazioni telefoniche vengano attuate dai genitori nei confronti dei figli. Si tratta, infatti, di un principio che vale nei confronti di tutti i soggetti, indipendentemente dal tipo di relazione, come confermano le numerose sentenze della Suprema Corte che hanno condannato i comportamenti violativi perpetrati, ad esempio,all’interno di coppie, sposate e non. Anche tra membri del nucleo familiare, quindi, va punito chi “spia” e registra le conversazioni, anche se si tratta del genitore nei confronti dei figli, anche minorenni. Il rispetto della privacy, dunque, è un principio consolidato e non ammette eccezioni neppure quando si parla di familiari.

Per maggiori info inviaci una email a info@familysmile.it

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